31 luglio 1981. Era un caldo venerdì di mezza estate, quando Mara ed Angelo diedero alla luce Irene. Vispa, sorridente e con l’argento vivo addosso: sin da piccola, Irene si distingueva rispetto ad i suoi coetanei, anche e soprattutto per la sua verve, che ne faceva una vera e propria portatrice sana di allegria e buon umore.

Il canto e la musica, poi, sono sempre state le sua grandi passioni, che ha saputo e voluto affinare nel tempo senza adagiarsi sugli allori del “dono di natura” che è la sua voce: corsi, lezioni private e tanto, tanto allenamento.

La musica ma non solo. Sì, perché la sua poliedricità le ha consentito di unire i suoni alle immagini, le note ad i colori, le parole alle forme. Così, grazie alla sua consueta tenacia, Irene ha frequentato con successo l’Università della Moda di Milano, vincendo una borsa di studio che l’ha portata, con i suoi disegni, dall’altra parte del Mondo: in Giappone.

Da lì in poi, la vita di Irene è stata una vera e propria girandola di emozioni, in perfetto stile Sliding Doors.

La sua esperienza nell’ambito della moda procedeva a gonfie vele e, il suo ruolo di merchandiser per uno dei marchi più prestigiosi del Made in Italy, le permetteva di viaggiare moltissimo, sia in Italia che in Europa.

Ma la musica ed il canto non avevano mai smesso di farle battere il cuore, nemmeno per un istante.

Fu così che, nel bel mezzo di una carriera in forte ascesa, Irene si trovò di fronte al classico bivio: da una parte l’opportunità di lavorare in tivvù e coronare il sogno che coltivava sin da piccola, e dall’altra il suo lavoro, in cui si stava affermando da vera protagonista.

Non erano possibili compromessi, doveva scegliere: o di qua, o di là.

Irene scelse, come sempre, seguendo il suo cuore, lasciando il certo di una posizione ormai consolidata, per l’incerto di una nuova avventura.

Ideatrice, conduttrice e cantante: Irene è stata, per oltre cinque anni, la vera e propria mattatrice di programmi come Dammi il 5 e Passo in Tv, ha cantato nel contesto di cornici prestigiosissime come il Teatro Dal Verme ed il Casinò di Campione ma non solo perché, la sua voce e la sua capacità d’intrattenere il pubblico, hanno fatto sì che si esibisse anche fuori dai confini nazionali, calcando i palcoscenici di metropoli come Instanbul, Toronto e Pechino.

E poi la radio, gli spot televisivi, le esperienze come testimonial di campagne pubblicitarie, il lavoro in sala di registrazione per preparare “Le cose di casa”, il suo primo singolo da solista e “Italia mia”, la canzone cantata insieme al soprano Consuelo Gilardoni durante il primo lockdown.